Organizzare e pianificare un viaggio in una Thailandia non turistica non è facilissimo. Non è impossibile ma non è neanche una cosa così scontata. La Thailandia soffre da anni ormai di un latente problema di over tourism. Il mio scopo con questo articolo è però di suggerirti delle piccole gemme ancora poco frequentate e delle validissime alternative a quelle zone della Thailandia ormai prese d’assalto.
Thailandia insolita cosa vedere
Nonostante sia io qui a scrivere questo articolo, leggere “Thailandia insolita” mi fa sorridere e mi costringe a fare questa premessa perché mai e poi mai vorrei darti un’idea fuorviante. Mentire per me non ha senso di esistere, per di più, io qui non guadagno né perdo nulla quindi… diciamo le cose come stanno.
I luoghi che voglio suggerirti sono molto molto meno frequentati e conosciuti dalle masse di turisti che viaggiano in Thailandia ma non aspettarti di andare lì ed essere l’unico. Ecco, questo proprio no! Quello che però puoi guadagnare, inserendo queste tappe insolite nel tuo prossimo viaggio in Thailandia, è un po’ di tranquillità e soprattutto di incontrare viaggiatori con uno spirito di avventura più etico e magari più affine al tuo.
In alcuni di questi luoghi insoliti, infatti, potresti trovare altri viaggiatori come te interessati ai trekking, alla scoperta, alle escursioni. Un turismo diverso da quello di Koh Phangan e dei Full Moon party, ecco!
La Thailandia da vedere: il parco internazionale di Khao Sok ed il lago Cheow
Se mi dici Thailandia non turistica io penso al parco di Khao Sok e al lago di Cheow. Un posto incantevole. Sembra non avere nulla a che fare con le immagini della Thailandia festaiola ed affollata a cui siamo abituati.
Io sono stata già due volte in Thailandia e, ad oggi, sarei disposta a sacrificare zone come Chiang Mai e dintorni pur di inserire nel mio itinerario il parco di Khao Sok. E ho detto tutto! Se hai la possibilità di fare entrambe meglio ancora, ovvio.
Il Parco Nazionale di Khao Sok è una delle foreste pluviali più antiche del mondo. Qui, tra montagne calcaree, cascate e una ricca biodiversità, si trova il Lago Cheow Lan, che in realtà è un bacino artificiale, ma molto affascinante.
Cosa puoi fare in questo angolo di Thailandia non turistica?
Trekking nella giungla. Ti basta entrare nel parco nazionale e seguire alcuni dei tanti sentieri. Il biglietto di ingresso al parco costa 200 bath, 5€, ed è valido per più giorni consecutivi se si alloggia all’interno del parco. Il percorso trekking più accessibile è Khlong Sok trail, che conduce ad un punto panoramico da cui ammirare il lago circondato dalle montagne.
Soggiornare nelle case galleggianti: Questo tipo di sistemazioni hanno sempre un gran fascino. Se vuoi qualcosa di semplice, spartano che non sembri un resort di lusso galleggianti e non ti spenni vivo guarda il Tree Tops River Huts.
Gite in barca sul Lago Cheow Lan: le gite in barca offrono un accesso impareggiabile ad alcuni dei luoghi più panoramici, che non sarebbe possibile ammirare da terra. Puoi acquistare il tour di due giorni, tutto compreso, sul lago Cheow direttamente con l’hotel che ti ho suggerito prima Tree Tops River Huts al costo di 79€ circa a persona.
Visita alle grotte: Una delle grotte più popolari da esplorare, poiché è accessibile a piedi dalla riva, è la grotta di Nam Thalu, nota per le sue splendide formazioni calcaree e il fiume sotterraneo in cui puoi anche fare il bagno. Un’altra grotta da visitare è Coral Cave, famosa per le sue intricate stalattiti e stalagmiti che ricordano le barriere coralline. La bellezza surreale di questa grotta la rende un paradiso per gli appassionati di fotografia, ma è raggiungibile solo con guida locale.
Avvistamento di animali: Il parco nazionale ospita centinaia di specie di piante ed animali. I più fortunati riescono persino ad avvistare gli elefanti selvatici. A questo scopo ti suggerisco di partire al mattino molto presto e con una guida locale esperta, conosco sempre i posti migliori per osservare la fauna selvatica.
Noleggiare una canoa: Esplorare i piccoli canali che si snodano tra la vegetazione in autonomia con un piccolo kayak rimane la mia attività preferita.
Scopri come organizzare il tuo viaggio fai da te in Thailandia con il supporto della mia consulenza personalizzata: itinerari, indicazioni pratiche e zero errori grazie all’esperienza di chi, quel viaggio, lo ha già fatto!
Parco Nazionale di Erawan: le cascate più belle ed il ponte più famoso
A soli 200 km da Bangkok il Parco Nazionale di Erawan è un luogo bellissimo, molto frequentato anche dai locali stessi.
L’attrazione principale del parco sono senza dubbio le cascate di Erawan, famose per le loro sette vasche naturali, ognuna con un colore e una forma diversa. Questi sette livelli di piscine naturali, sono collegati tra di loro da sentieri percorribili. Il livello più alto è il più difficile da raggiungere ma regala una vista notevola e la sua forma ricorda l’elefante a tre teste della mitologia Indù.
Ma anche i livelli inferiori hanno il loro fascino: il terzo ha una cascata che si getta in un lago cristallino, ed il quarto diversi scivoli naturali; entrambi i livelli sono perfetti per rilassarsi e rinfrescarsi. Altra cosa curiosa, le acque di queste cascate sono abitate da piccoli pesci con l’abitudine di cibarsi delle pellicine dei piedi umani. Incluso nel prezzo hai inclusa anche una pedicure naturale.
L’ingresso al parco ha un costo di THB 300 per adulto e THB 200 a bambino
Le cascate di Erawan si trovano nella regione di Kanchanaburi, una zona ricca di luoghi di interesse naturalistico ma anche storico.
Un’altra delle escursioni più apprezzate in questa area è la passeggiata lungo il ponte sul fiume Kwai, protagonista dell’omonimo e pluripremiato film di David Lean “The Bridge on the River Kwai” (1957). Per cosa è celebre il ponte?
L’esercito giapponese, durante la seconda Guerra Mondiale, decise di costruire una linea ferroviaria che collegasse la Thailandia alla Birmania, con l’obiettivo di trasportare rifornimenti per le proprie truppe. Questa linea ferroviaria, fu però soprannominata “Ferrovia della Morte”, perché costruita in condizioni disumane, utilizzando prigionieri di guerra alleati, la cui maggioranza morì durante i lavori per l’appunto. Il Ponte Kwai era uno dei punti chiave di questa linea ferroviaria.
Il ponte oggi rappresenta un simbolo di rinascita e di memoria.
Il Red Lotus Sea: il mare ricoperto da fiori di loto rossi
Nel nord-est della Thailandia, a Kumphawapi, c’è un posto magico che sembra uscito da una fiaba: il Lago dei Loti Rossi. Immagina un lago infinito, ricoperto da un tappeto di fiori rosa e rossi, un vero e proprio giardino galleggiante!
Il clou di questo luogo è di noleggiare una barchetta e partire alla scoperta di questo spettacolo della natura. Mentre remi verso il centro del lago, ti sembrerà di navigare su un mare di petali. Milioni di fiori di loto creano un paesaggio surreale, un’esplosione di colore veramente difficile da descrivere.
Come se tutto ciò non fosse già abbastanza surreale, al centro del lago, tra le onde di fiori, ci sono anche piccole isole con templi e statue del Buddha. Sembrano letteralmente galleggiare su un mare di petali, creando un’atmosfera quasi mistica. La pace che si respira in questo luogo è davvero indescrivibile.
Il periodo migliore per ammirare questa meraviglia della natura è tra dicembre e febbraio. Al mattino presto, tra le 6:00 e le 11:00, i colori sono più vivaci e l’atmosfera è più magica. A metà gennaio, poi, si tiene il Festival del Lago dei Loti Rossi, un’ ulteriore occasione per immergersi completamente nella cultura thailandese.
Thailandia isole meno turistiche
In Thailandia ci sono circa 500 isole. C’è, quindi, un’isola per tutti gusti. Vuoi fare immersioni spettacolari, baldoria tutta la notte, passeggiare su spiagge infinite, visitare grotte, fare trekking panoramici. C’è un’isola per ognuna di queste cose. Noi ci concentriamo su quelle con un buon rapporto attività-turisti. Quelle dove rilassarsi certo, ma anche fare attività esplorative, senza sgomitare con altre migliaia di viaggiatori.
La Thailandia per chi cerca il relax: Koh Lanta
Iniziamo dalla mia preferita. Nei miei viaggi in Thailandia sono stata a Koh Samui e due volte a Koh Phangan. Entrambe le volte non mi è piaciuta e me ne sono pentita.
Koh Lanta non vanta la stessa spettacolarità delle altre isole del sud della Thailandia, non perchè sia brutta ma perchè mancano quelle conformazioni rocciose a picco sul mare tipiche della zona. Secondo me però Koh Lanta è una scelta ottima per chi sta attento al budget e cerca un’isola bella ma accessibile e tranquilla.
A Koh Lanta ti consiglio vivamente il tour delle 4 isole che prevede due spot dove fare snorkeling tra centinaia di pesciolini colorati, pranzo sulla spiaggia sull’isola di Koh Ngai e la spettacolare, imperdibile, unica Emerald Cave. Lo so, sembravo un po’ Giorgio Mastrota ma si tratta di una grotta in cui nuotare al buio per circa cinque minuti per poi arrivare in una baia segreta e stupenda. Un’esperienza molto particolare.
L’isola è piuttosto grande quindi ti consiglio di noleggiare uno scooter, qui ti faranno un ottimo prezzo se contratti. Per i tuoi pasti, fidati di me, e vai da Aec.
Scopri come organizzare il tuo viaggio fai da te in Thailandia con il supporto della mia consulenza personalizzata: itinerari, indicazioni pratiche e zero errori grazie all’esperienza di chi, quel viaggio, lo ha già fatto!
La Thailandia che non ti aspetti (ma ti meriti): Khao Lak
Ok, non è un’isola ma te la propongo come validissima alternative alle isole della Thailandia più gettonate ed affolate.
Khao Lak, situata a 80 km a nord di Phuket, è una destinazione turistica che, dopo il disastroso tsunami del 2004, è riuscita a rigenerarsi. Offre un’alternativa più tranquilla rispetto ad isole come Koh Phangan e Koh Tao.
Khao Lak è anche un’ottima scelta se hai intenzione di fare immersioni. Le isole Similan, famose per la loro biodiversità, sono facilmente raggiungibili da Khao Lak. Le Similan sono però prese parecchio di mira dai turisti che spesso vengono con una gita in giornata da Koh Phangan (un viaggio abbastanza massacrante partendo da qui!) per fare snorkeling in questa zona. Però secondo me ne vale la pena.
Partendo da Koh Lanta il tour sarà più economico e meno stressante. Se fai immersione ti godrai ancor di più i fondali davvero pazzeschi.
Koh Phay, l’isola senza traffico
Koh Phai è un’isola prediletta dai thailandesi, vicino al confine con il Myanmar, con un’atmosfera autentica e poco turistica. Il prezzo da pagare per un’isola della thailandia davvero poco turistica sono le strade dissestate, la spazzatura in giro, cani randagi un po’ ovunque e la scarsità dei servizi.
Ma, almeno per come la vedo io, nulla di così lontano da qualsiasi luogo nel Sud-Est Asiatico.
Ko Phayam è un’isola che ti conquista per la sua atmosfera rilassata e un po’ hippy. Le spiagge, come Long Beach e Buffalo Bay, sono ideali per rilassarsi, leggere un libro e godersi un cocktail all’Hippy Bar. Non mancare di esplorare Monkey Bay, dove puoi avvistare scimmie e altri animali selvatici.
Anche partendo da Koh Phay puoi organizzare un’escursione per le isole Similan.
L’isola per i veri selvaggi: Ko Tarutao
Ko Tarutao è un’isola davvero selvaggia, una di quelle dove ti senti un po’ Robinson Crusoe. Non aspettarti hotel a cinque stelle o ristoranti super attrezzati, qui la vita è molto semplice. L’isola è gestita dal parco nazionale, quindi le strutture sono basiche: pochi bungalow e un ristorante con un menù limitato.
Abbondano le scimmie che non si fanno scrupoli nel rubarti il pranzo e per rendere la situazione bella vivace ci sono anche i maialini selvatici, che si aggirano tranquillamente tra gli alloggi.
La natura è spettacolare. Giungla fitta, spiagge lunghissime e quasi sempre deserte. Al tramonto, lo spettacolo è assicurato: tucani che volano intorno ai bungalow e scimmie che si rilassano sulla spiaggia.
Per girare l’isola, l’unica opzione è la bicicletta, anche se le strade sono spesso ripide e difficili da percorrere per chi è meno allenato. In alternativa, si può noleggiare una longtail boat, ma il costo è abbastanza alto. Il parco nazionale organizza anche dei tour guidati, ma ad orari limitati.
Informazione molto interessante, Ko Tarutao è stata una prigione. Ad Ao Tao Wao c’è un piccolo percorso che racconta la storia di questo triste ma curioso passato.
Ko Tarutao non è decisamente un’isola per tutti. È perfetta per chi ama la natura, quella selvaggia, la solitudine e non ha paura di qualche disagio. Se prendo in considerazione l’idea di trascorrere qui qualche giorno, parti con qualche scorta di cibo ed acqua perché i negozi non sono sempre aperti. Te l’ho detto io che quest’isola non è per tutti 😅.
Spero tu abbia trovato qualche spunto interessante per pianificare il tuo viaggio in Thailandia con qualche turista in meno, che non fa mai male. Se conosci qualche altro luogo non turistico in Thailandia e ti va di condividerlo te ne sono grata, potrebbe essere d’ispirazione ad altri viaggiatori. Ma se vuoi tenere le tue chicche per te e non condividerle sappi che ti capisco perfettamente!