Dopo ben quattro viaggi via terra, quest’inverno ho finalmente attraversato il Marocco in camper: da nord a sud, passando per il deserto. Un viaggio di cinque settimane che mi ha permesso di esplorare le meraviglie di questo paese nordafricano in totale libertà. In questo articolo ti svelerò tutti i segreti per organizzare un tour del Marocco in camper. Troverai consigli pratici, un itinerario dettagliato e tante dritte utili per visitare il Marocco in camper .
Come andare in Marocco in camper
Decidere di affrontare un viaggio in Marocco a bordo del proprio camper è un’avventura che richiede un po’ di organizzazione. Ma nulla di trascendentale eh!
Nel capire come raggiungere il Marocco in camper la prima domanda che devi farti è: da dove vuoi partire? La maggior parte dei camperisti italiani sceglie di raggiungere il Marocco partendo in nave dalla Spagna. Questo significa guidare dalla tua città di partenza fino in Spagna e da qui imbarcarti per Tangeri, in Marocco.
Se decidi di partire in nave dalla Spagna, puoi scegliere di imbarcarti ad Algeciras o Tarifa. Nota bene che i traghetti in partenza da Algeciras (Spagna) non fermano a Tangeri città ma a Tanger Med, ad un’ora di macchina da Tangeri. Quelli che invece partono da Tarifa (sempre Spagna) fermano a Tangeri città attraversando il celebre stretto di Gibilterra.
Questa opzione è conveniente nel caso in cui tu parta dal nord Italia e preferisca guidare per due giorni ma fare solo un’ora di nave.
Se invece preferisci trascorrere il tempo in mare anziché guidare per tutta l’Europa, puoi arrivare in Marocco in nave direttamente dall’Italia. Ti basterà prendere una nave da Genova, che ti lascerà direttamente a Tangeri, attraversando il Mediterraneo. Unico dettaglio, la nave impiega circa 55 ore…ora più ora meno !
Questa potrebbe essere un’opzione papabile per chi parte dal sud Italia e non vuole guidare attraverso il nostro bel paese, la Francia e la Spagna prima di imbarcarsi. Noi, ad esempio, partendo da Roma abbiamo optato per questa modalità, arrivando così a Tangeri direttamente da Genova in tre giorni di nave. Un’esperienza tra l’altro particolare e divertente (ci piacciono queste situazioni di viaggio fuori dall’ordinario!).
Il mio consiglio 👉🏼 Se sceglierai di fare la traversata in nave di 55 ore ricorda che durante il tragitto non potrai mai scendere nel tuo camper, quindi preparati prima e porta con te in cabina tutto ciò che ti può servire. Organizzati anche con un po’ di cibo, la mensa costa tantissimo, ha sempre molta fila ed il cibo è di scarsa qualità. Porta carte da gioco, un bel libro e scarica più di un film. Sulla nave il wifi c’è ma costa e quello gratuito è come se non ci fosse; in cabina ovviamente non c’è televisione. Insomma organizzati per riempire il tuo tempo. Ma è molto bello essere offline per un paio di giorni 🙂
Arrivare direttamente a Tangeri può essere uno shock culturale. Lingua diversa, cultura diversa, e…senza internet. Potresti sentirti disorientato. In tal caso, un’alternativa, può essere di iniziare il tuo viaggio da Ceuta o Melilla, città spagnole ma sul continente africano. Qui puoi acquistare una scheda SIM marocchina, hai ancora internet e puoi pagare in euro; quindi potrebbe essere più facile attraversare la frontiera.
Noi siamo arrivati direttamente a Tangeri senza SIM, senza internet e senza soldi e ce la siamo comunque cavata alla grande. Se può tranquillizzarti alla dogana puoi pagare anche in euro e appena superati i controlli troverai delle persone che vendono SIM card. Noi non le abbiamo comprate alla frontiera perché i prezzi erano maggiorati ma, volendo, la possibilità di avere subito internet c’è. Come abbiamo fatto noi a guidare fino in centro città senza internet? Con Maps.me, un navigatore che funziona senza connessione (l’importante è scaricare la mappa del paese di tuo interesse prima di partire, quando ancora hai internet).
Ricapitolando:
- Partendo dalla Spagna: 🚗 dall’Italia a Tarifa (2 giorni) + 🚢 da Tarifa a Tangeri (90min)
- Partendo dall’Italia: 🚗 fino a Genova (5 ore) + 🚢 da Genova a Tangeri (55 ore)
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Cosa serve per andare in Marocco in camper: documenti e assicurazione
Per entrare in Marocco senza tour operator, è obbligatorio avere un passaporto valido con almeno sei mesi di validità residua.
Per entrare in Marocco con il tuo camper (o automobile eh!) l’unico documento obbligatorio è un’assicurazione automobilistica che sia valida anche sul territorio marocchino. Per capire se la polizza che già possiedi vada bene, ti basta verificare che sulla carta verde siano riportate le iniziali MA.
Nel caso in cui sulle iniziali MA sia riportata una croce X dovrai stipulare un’assicurazione aggiuntiva una volta arrivati alla frontiera marocchina.
Il mio consiglio 👉🏼 prima di partire contatta la tua assicurazione e chiedi se è possibile integrare anche il Marocco nella tua polizza e che coperture sono previste. Noi abbiamo Campersereno che gratuitamente ha esteso la nostra assicurazione anche al Marocco.
Quello che non è obbligatorio ma molto molto raccomandato è di sottoscrivere un’assicurazione medico sanitaria. Ricorda che ti trovi fuori Europa, ergo non hai diritto ad assistenza sanitaria gratuita, gli standard marocchini sono diversi dai nostri, le distanza tra i villaggi e le città sono notevoli e magari non parli neanche l’arabo. Insomma, in caso di necessità l’assicurazione può letteralmente salvarti la vita!
Qual è il periodo migliore per andare in Marocco in camper?
Essendo stata in Marocco cinque volte, ho provato un po’ tutte le stagioni ed ognuna ha i suoi pro e contro. Per il mio viaggio in camper sono stata in Marocco da metà dicembre a fine gennaio e posso dirti che il clima, soprattutto al sud, è stato davvero piacevole, direi perfetto. Le giornate sono miti e soleggiate, perfette per esplorare le città e fare delle belle passeggiate. Certo, al nord le sere possono essere un po’ freschine, ma basta accendere un po’ il riscaldamento in camper ed un pile per stare al caldo. Di contro al sud si può fare il bagno nell’oceano.
Insomma, per un viaggio in camper il periodo migliore è durante l’inverno. Almeno secondo me!
Tra l’altro, dato il periodo e l’itinerario fatto ho incontrato davvero pochi turisti, il che è stato fantastico per godersi i luoghi, anche quelli solitamente più affolati, in tranquillità.
Anche primavera e autunno sono periodi ottimali, le giornate sono più lunghe e le temperature sono piacevoli. Al nord si sta molto bene mentre al sud il caldo inizia a farsi sentire più prepotente.
Potremmo dire, quindi:
- Se il tuo itinerario si concentra maggiormente da Casablanca in sù, primavera e autunno sono i periodi migliori.
- Se il tuo itinerario si sviluppa soprattutto al sud tra spiagge e surf, l’inverno è perfetto.
- Se il tuo itinerario include sia nord che sud, sia montagna che mare, l’inverno rimane la migliore opzione.
Quasi dimenticavo l’estate. Potrai godere delle spiagge ma dovrai fare i conti con un caldo molto, troppo intenso. Sono stata in Marocco da giugno ad agosto e non lo consiglio, devi fare molta attenzione ad essere sempre ben coperto e all’ombra. Il caldo ed il sole possono essere molto pericolosi.
Se viaggi durante l’inverno non ti aspettare un clima natalizio. Neanche un po ‘. Il Marocco è un paese musulmano. Non festeggiano il Natale, ovviamente. Idem per il Capodanno. Solo nelle strutture più turistiche ed occidentali mi è capitato di vedere giusto una cena organizzata con la scusa del Capodanno e qualche addobbo. Per il resto il 31 dicembre e il 1 gennaio, in Marocco, sono giorni come tanti altri; ed è (anche) per questo che mi piace scappare in Marocco durante le festività!!
Il mio consiglio 👉🏼 per quanto l’inverno sia un bellissimo periodo per sfuggire dal freddo italiano, ricorda che è anche il periodo in cui tanti camperisti europei scendo in Africa per svernare. Di conseguenza il biglietto della nave (quella da Genova a Tangeri) ha un costo piuttosto elevato. In primavera e autunno il biglietto della nave è più economico.
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Svernare in camper in Marocco: in quale zona andare
Andare in Marocco durante l’inverno, è una pratica molto comune per i camperisti europei che scendono in Africa per svernare; ossia sfuggire dall’inverno europeo per ritrovare temperature più miti.
Presupponendo di essere quindi in Marocco durante l’inverno, la zona migliore dove svernare è il sud, lungo la costa Atlantica. Da El Jadida fino ad Agadir, o anche Tiznit. Con l’avanzare della primavera, verso Marzo ed Aprile quando in queste zone il caldo potrebbe iniziare a farsi sentire si può risalire verso il nord tra Meknes, Chefchaouen ed Assilah.
Quanti giorni bastano in Marocco?
Il Marocco è un paese abbastanza esteso e con una diversità di clima e panorami incredibile. Quanto tempo serva per visitare tutto il Marocco in camper è estremamente soggettivo. Ma, essendo il viaggio per arrivarci molto lungo e costoso, direi di fermarsi nel paese almeno tre settimane.
Noi abbiamo fatto cinque giorni di viaggio solo all’andata e speso oltre mille euro per i biglietti tra andata e ritorno (due persone in cabina + il van) di conseguenza ci siamo fermati cinque settimane per dare senso a questo viaggio lungo e costoso. Onestamente mi sarei fermata volentieri anche un altro mese !!
Nel caso tu abbia solo due settimane ti consiglio di concentrarti su una zona del Marocco invece che incaponirti per vederlo tutto, rischiando poi di guidare tutti i giorni. Potresti scegliere se dedicarti solo al nord tra la perla blu del Marocco e le città imperiali oppure esplorare solo il sud del paese tra i villaggi fronte oceano e il deserto di Merzouga.
Dove dormire in camper in Marocco: campeggi e sosta libera
Il Marocco offre ai camperisti un’ampia varietà di opzioni per pernottare, dai campeggi attrezzati alle soste libere. I campeggi sono una scelta comoda e sicura, soprattutto per chi viaggia con bambini o cerca servizi specifici come elettricità, acqua e scarico.
Tuttavia, la sosta libera ha il suo fascino intramontabile! E a differenza di come forse si pensa, non è né impossibile né pericoloso fare sosta libera in Marocco in camper.
La sosta libera, ovvero parcheggiare il camper in luoghi non specificamente destinati a tale scopo, è molto diffusa in Marocco e offre un’esperienza di viaggio più autentica e a contatto con la natura. Io ho amato tantissimo che in Marocco, a differenza dell’Italia, si possa parcheggiare e sostare con estrema libertà ovunque si preferisce.
Il mio consiglio 👉🏼 se vuoi viaggiare in Marocco facendo campeggio libero affidati ad applicazioni come Park4night e Caramaps, e scegli aree di sosta dove altri camperisti sono già stati prima di te. Grazie alle loro foto e recensioni potrai verificare se quelle aree sono sicure o meno, e saprai cosa aspettarti.
In alcune circostanze, potresti incontrare individui che si fingono agenti di polizia e chiedono di controllare i tuoi documenti. Per evitare spiacevoli sorprese, ti consiglio di essere sempre prudente e di chiedere a queste persone di identificarsi prima di aprire la porta del tuo camper. In quattro settimane a noi non è successo ma sappi che può capitare.
Campeggi in Marocco
Se durante il tuo viaggio in Marocco preferisci la sicurezza di un campeggio, nessun problema!
Ce ne sono a sufficienza. Personalmente mi sono piaciuti molto i campeggi in Marocco perchè sono…campeggi. In Italia ormai sembrano tutti essere resort costosissimi.
In Marocco i campeggi sono semplici, spartani ed economici. Ma allo stesso tempo puliti, mediamente organizzati, con i servizi necessari ed economici. Un affare. Non c’è una grandissima scelta ma sono coperte un po’ tutte le zone principali del paese.
In ogni zona, o città, c’è un campeggio o al massimo due. Andando verso il sud, dove i camper aumentano, forse ce ne sono di più. Insomma, non avrai mille opzioni tra cui scegliere ma quelli che troverai bastano e avanzano.
Il mio consiglio 👉🏼 in Marocco è molto difficile trovare aree dove caricare l’acqua e scaricare i serbatoi. Ti consiglio di approfittare delle soste nei campeggi proprio per svuotare acque grigie e nere e ricaricare quella potabile!
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Quanto costa noleggiare un camper in Marocco?
Nel caso tu voglia fare un viaggio in camper in Marocco ma non hai il camper puoi noleggiarlo.
Puoi affittare un van o un camper in Italia e da qui fare la traversata per arrivare in Marocco. Ci sono diversi siti da cui poter noleggiare un camper, il mio preferito però resta sempre Yescapa.
Al momento nessuno di questi siti offre la possibilità di noleggiare un camper direttamente in Marocco. Dovrai necessariamente noleggiare in Italia e partire da qui. Assicurati di poter portare il van noleggiato fuori dall’Italia e dal continente europeo. Non essendo tu il proprietario del veicolo controlla, prima di partire, di avere tutti i documenti necessari per viaggiare all’estero.
Viaggio in Marocco in camper: ci sono le aree di servizio?
Uno dei problemi principali (forse l’unico) che ho riscontrato nel nostro viaggio in van in Marocco è che nel paese non sono presenti zone di carico, ma soprattutto di scarico.
Cosa vuol dire questo? Che è difficilissimo svuotare il serbatoio delle acque grigie e nere. É possibile farlo nei campeggi. Non ci sono aree adibite neanche presso le stazioni di servizio.
Anzi, ad essere sinceri, anche quelle presenti nei campeggi non sono aree di scarico ma dei semplici tombini. Ahimè ti faranno scaricare i tuoi rifiuti organici e l’acqua di scarico (quindi 🧼+💩) nelle fogne cittadine. Peccato che il Marocco non disponga di un vero e proprio impianto fognario.
Se ti troverai a fare molto campeggio libero questo potrebbe essere un problema. In questo caso puoi fermarti nei campeggi solo per scaricare il serbatoio, offrendo di pagare qualcosina per farlo ( a noi non hanno mai fatto pagare) oppure se non trovi campeggi, cerca almeno di trovare un tombino aperto, un accesso alle fogne.
Per ricaricare l’acqua invece puoi chiedere alle pompe di benzina.
Viaggiare in Marocco in camper è sicuro?
Decisamente si. Viaggiare in Marocco in camper è sicuro.
Il Marocco è un paese ormai abituato al turismo e ai suoi flussi. Come un po’ ovunque nel mondo basta avere buon senso perché i malintenzionati sono dappertutto.
Nel caso di un viaggio in camper in Marocco ti suggerisco di:
- Non parcheggiare o lasciare il camper incustodito in zone desolate
- Quando lasci il camper parcheggiato, porta via con te le cose di valore (passaporti, computer e denaro)
- Se ti fermi a campeggio libero per la notte e qualcuno prova a chiederti dei soldi pur senza apparente motivo fossi in te non ne farei una tragedia e darei i soldi. Di solito si tratta di piccole cifre a sedicenti guardiani della zona. A volte la zona la controllano davvero, a volte no. Meglio non farsi nemici per 3/4€
- Rispetta le norme stradali, la polizia c’è e fa anche le multe (parola di chi in Marocco ha preso due multe!)
L’unica cosa a cui stare attenti in Marocco sono i prezzi. Il popolo marocchino ha il vizio di gonfiare i prezzi per i turisti. Il problema è che i nostri amici non gonfiano i prezzi di qualche euro ma li triplicano, li quadruplicano senza pudore ! Purtroppo questo mi è capitato un po’ in tutto il Marocco, anche nei villaggi in cui non si era mai fermato un turista. Ti basta semplicemente saperlo, e chiedere sempre (sempre!) il prezzo prima di acquistare, mangiare, bere, parcheggiare, respirare, e contrattare. Contrattare in Marocco è la norma. Parti dall’idea che quando ti viene proposto un prezzo, non dovresti pagare più della metà (e ti avranno comunque fregato). Quello che non devi contrattare sono i prezzi nei campeggi 🙂
Marocco in camper: L’itinerario
Marocco in camper: Tangeri
Una di quelle città dal fascino misto, a metà tra Occidente ed Oriente. Tangeri è la città giusta per iniziare ad immergersi nella cultura marocchina… con delicatezza ed adagio.
Da non perdere:
- Café Hafa al tramonto
- Hotel Continental per un caffè e visitare gli interni sfavillanti (ti basta chiedere e ti faranno entrare)
- Passeggiata nella Medina fino alla spiaggia di Malabata
- Kasbah
Molto belli sono i dintorni di Tangeri. Avendo il camper, o la macchina, ti suggerisco di programmare una giornata di escursione verso Cap Spartel dove, secondo la leggenda, si incontrano le acque del mar Mediterraneo e dell’oceano Atlantico. Questo promontorio offre una vista mozzafiato sullo stretto di Gibilterra. Procedendo verso sud si incontra un’altro luogo naturale di grande fama: le Grotte d’Ercole. Io non le ho apprezzate (per di più si paga un biglietto di ingresso), il tragitto per arrivarci è molto bello. Se hai intenzione, a fine giornata, di tornare verso Tangeri potresti fermarti al Rmilat Park oppure proseguire per Asilah e dormire lì.
Marocco in camper: Asilah
La città degli artisti con i suoi murales rinnovati ogni anno, il suo festival e con las Playas de las Cuevas. Un piccolo gioiellino. Adorabile. Non troverai musei da visitare, scuole coraniche, concerie: ad Asilah la passeggiata è breve! La medina di Asilah è stata un’esperienza molto piacevole perché molto calma e silenziosa. Non è così frenetica come le medine più grandi che trovi in Marocco. C’è una sorta di atmosfera greca qui con edifici bianchi e porte dipinte di blu. Noi abbiamo trovato un’area sosta libera fuori dalla città con vista sul mare spaziale!
Marocco in camper: Chefchaouen
Sono stata nella perla blu del Marocco tre volte ed è sempre un piacere tornare in questo paesino, anche se è facile rimanere imbottigliati nei gruppi di turisti.
Da non perdere:
- Passeggiata verso la Spanish Mosque per guardare il tramonto
- Ras El Maa Waterfall, un corso d’acqua che attraversa il paese. Purtroppo hanno piazzato lungo il percorso dell’acqua diversi bar che rendono anche questo luogo un luna park per le masse. Io preferisco venire qui di giorno quando è più probabile incontrare le donne del luogo che vengono qui per lavare a mano gli abiti della famiglia. In generale ti sconsiglio caldamente di fermarti a bere o mangiare, anche solo un pezzo di frutta qui. I prezzi sono insani! Quantomeno chiedi sempre il prima il costo di ogni cosa…anche fosse solo un tè alla menta.
- Medina come sempre imperdibile.
- Plaza Uta El-Hammam
- Cena da Bab Ssour. Il ristorantino preferito! Con rapporto qualità prezzo super
Marocco in camper: Moulay Driss
Questa è una tappa insolita che noi abbiamo scelto di fare per uscire per qualche giorno dal circuito turistico, vedere un luogo sconosciuto ma non anonimo. Ne abbiamo approfittato per provare una specialità del posto. Le polpette di kefta qui sono una specialità riconosciuta in tutto il paese come la migliore del Marocco. La cittadina, inoltre, secondo me ha tanto da offrire per scoprire un Marocco nuovo.
Noi ci siamo fermati a mangiare la kefta da Chef Aziz, che purtroppo un anno fa è venuto a mancare. Oggi il locale è gestito da un nuovo chef che cucina altrettanto divinamente!
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Marocco in camper: Meknes
Partendo da Moulay Idriss abbiamo fatto una gita in giornata di Meknes, città imperiale iscritta al patrimonio Unesco definita come la Versailles del Marocco e dei cento minareti.
Da non perdere:
- La porta Bab Mansour, grandioso ingresso sulla città considerata la più maestosa tra le porte imperiali del Marocco.
- Mausoleo di Moulay Ismail, ultima sontuosa dimora di uno dei sultani più famosi del Marocco visitabile anche dai non musulmani.
- La piccola Medina, qui noi abbiamo trovato piccolissime botteghe dove mangiare insieme ai locali a prezzi incredibilmente modesti
Il mio consiglio 👉🏼A Meknes vedrai tantissimi turisti girare in calesse, ti invito a riflettere su quanto sia arcaico, infimo e doloroso per i cavalli partecipare a queste attività. Il nostro obiettivo è di essere viaggiatori etici e consapevoli, e soprattutto capaci di goderci il mondo lasciando liberi gli animali di vivere la propria vita.
Marocco in camper: Casablanca
Casablanca è una grande città, trafficata e rumorosa. Ma qui c’è una delle più grandi moschee d’Africa e del mondo: la moschea di Hassan II. Di una bellezza disarmante, secondo me imperdibile. Io l’avevo già visitata eppure ci siamo fermati qui, una sola notte, perché ci tenevo molto che anche Fabio la vedesse. E devo dire che tornare in questo capolavoro dell’architettura non delude mai. Si può entrare solo ad orari programmati con visite guidate. Le visite si tengono in diverse lingue (anche in Italiano!) e sono ricche di informazioni che ti aiutano a capire molto della religione musulmana.
Il mio consiglio 👉🏼 se vuoi inserire questa tappa nel tu itinerario bada bene agli orari e i giorni disponibili per le visite guidate. Altrimenti rischi di fare un viaggio a vuoto. Fai riferimento al sito ufficiale.
A Casablanca abbiamo poi passato una serata molto piacevole passeggiando in bici sul lungomare fino alla spiaggia Aïn Diab. Qui abbiamo cenato con due ciotole di Harira (una zuppa vegetariana marocchina) cucinate da signore del posto e servite su tavoli di plastica direttamente sulla sabbia. Che spettacolo la vita !
Marocco in camper: Oualidia
Altra tappa insolita ma incredibilmente piacevole. Oualidia è una cittadina situata sulla costa atlantica, direttamente sul mare. È famosa per la sua laguna, una grande zona umida con acque calme e ricche di vita marina. La laguna di Oualidia è l’habitat naturale di molte specie di uccelli migratori, mentre i fondali marini sono ricchi di ostriche, gamberi e altri pesci.
Da non perdere:
- Lagune di Oualidia, una riserva naturale protetta che si estende su una superficie di 11.000 ettari. In questa zona si possono ammirare numerosi uccelli acquatici e godere di un paesaggio naturale bellissimo. È possibile organizzare delle escursioni in barca o kayak per esplorare le lagune.
- Spiaggia di Oualidia, bellissima spiaggia di sabbia bianca che si affaccia sull’oceano Atlantico. Lungo la spiaggia ci sono numerosi resort e ristoranti che servono i migliori piatti di pesce della zona. Attenzione che qui i prezzi lievitano notevolmente!
- Mercato di Oualidia, un luogo colorato e vivace che offre una vasta gamma di prodotti locali, come spezie, tessuti, e ceramiche fatte a mano. È un luogo ideale per fare shopping e provare nuovi sapori.
Oualidia è celebre nel paese per le sue ostriche pregiate ed economicissime (per essere ostriche!). Devi assolutamente provarle. Lungo la spiaggia della città troverai diversi banchi di pesce fresco ed ostriche. Scegline uno e gusta la tua ostrica alla spettacolare cifra di cinquanta centesimi! Non esagerare, si tratta pur sempre di pesce crudo.
Non ti aspettare chissà quale movida ad Oualidia. Noi abbiamo trascorso qui il capodanno mangiando un cous cous epico cucinato da una signora del posto e consegnato direttamente nel nostro van. Tutto qui. Niente musica, niente feste, niente fuochi d’artificio. La pace dei sensi.
Marocco in camper: Safi
Qui, a differenza delle altre cittadine, musulmani, ebrei e cristiani convivono e convivono senza problemi in abitazioni con porte adiacenti, motivo per cui non si trova il Mellah (quartiere ebraico), presente invece nelle altre città del Marocco. Camminando fra le stradine si raggiunge la zona con i forni per la cottura delle ceramiche e le cooperative per la vendita dei prodotti finiti.
Noi qui abbiamo comprato il nostro souvenir: una semplicissima tajine di terracotta a 5€.
Il mio consiglio 👉🏼 Attenzione agli accompagnatori non autorizzati che vorranno accompagnarti nella città per poi chiederti soldi o spingerti a comprare qualcosa in qualche negozio associato. Evita a meno che tu non voglia essere davvero accompagnato, e in tal caso metti in chiaro le condizioni prima.
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Marocco in camper: Sidi Kaouki
Qui ci abbiamo letteralmente lasciato il cuore. Parliamoci chiaro; Sidi Kaouki è letteralmente una strada, con un market, due bar, un campeggio ed un paio di surf house dal taglio occidentale ma molto semplici e basic. Sidi Kaouki però ha una spiaggia immensa, lunghissima, enorme. Uno spettacolo davvero. In testa alla spiaggia ci sono tre, quattro scuole di surf dove è possibile noleggiare l’attrezzatura o fare lezioni di surf.
Se non si fosse capito, chi viene qui lo fa esclusivamente per il surf. Noi non facciamo surf ma la pace e la tranquillità di questo posto ci hanno portati a fermarci per otto giorni qui. C’è da dire anche che avevamo trovato uno spot sulla spiaggia niente male.
Qui abbiamo trovato la rappresentazione fisica della vanlife. Parcheggio sulla spiaggia, silenzio e vita lenta.
Facendo base a Sidi Kaouki abbiamo poi fatto escursioni in giornata a:
- Essaouira, sempre bellissima. Passeggia nella Medina e fermati a mangiare del pesce fresco nella zona del porto. Rispetto a 8 anni fa (quando sono venuta qui per la prima volta) questi localini adesso cercano solo di spennare i turisti, non sono per nulla convenienti come prezzo. Abbiamo mangiato benissimo ma, pur avendo contrattato, abbiamo pagato il pranzo quasi come a Roma.
- Had Dra. Mercato rurale della domenica immenso, dove è possibile trovare letteralmente di tutto. Tranne gli stranieri, che si contano sulle dita d’una mano. Questo mercato non è paragonabile ad un suk e in alcune zone la calca può essere fastidiosa. Atmosfera unica, sembrava di aver fatto un salto indietro di molti anni. Prezzi davvero vantaggiosi, ma attenzione ai borseggiatori (tieni lo zaino in avanti piuttosto che sulla schiena) e la sezione del bestiame, dove viene comprato e venduto non è per i deboli di cuore. Noi abbiamo fatto qui anche colazione ma… te lo consiglio solo se la tua flora batterica è di ferro! Per me uno dei posti più interessanti visti nel nostro viaggio.
- Imsouane. Un piccolo villaggio di pescatori famoso tra i surfisti. Fin troppo famoso. Talmente frequentato da turisti e surfisti occidentali che il governo ha ben deciso di sfrattare gli abitanti locali per costruire guesthouse, bar e surf hostel per i turisti. Luogo perfetto per fare surf ma che sta per diventare una succursale d’Europa, perdendo la sua identità.
Abbiamo preferito sostare a Sidi Kaouki, invece che a Imsouane, perchè ha una spiaggia la cui conformazione permette di sostare a due passi dal mare, fare il bagno e lunghe passeggiate. A Imsouane questo è più limitato e scomodo. A Sidi kaouki gli stranieri sono pochissimi e in maggioranza viaggiano con il camper. Quindi si è tutti sulla stessa lunghezza d’onda 🙂
Marocco in camper: Taghazout e Tamraght
Da Sidi Kaouki fino ad Agadir si estende la parte di costa Atlantica più frequentata da chi viaggia in camper o fa surf. È tutto un susseguirsi di piccoli paesini molto chilly, carini, vicini al mare dove il clima (durante l’inverno) è a dir poco perfetto. Ci sono diversi punti dove sostare tranquillamente e gratuitamente con il camper. Quelli più fuori città sono anche molto molto panoramici.
Noi abbiamo cambiato un paio di spot tra Taghazout e Tamraght. Le cittadine si equivalgono. Scegli in base ai tuoi criteri, a dove trovi lo spot migliore, a dove ti piacerebbe fare surf, a dove ti porta il cuore insomma.
Tra le due a me è piaciuta molto Taghazout.
Facendo sosta in questa zona potresti programmare una giornata ad Agadir.
Marocco in camper: Tiznit
Dopo due settimane di mare, o meglio oceano, abbiamo cominciato a rientrare verso l’entroterra ed il deserto per vedere nuovi scenari. Tiznit è la “mecca” degli artigiani specializzati in lavori di tappezzeria e carrozzeria di camper con prezzi davvero vantaggiosi. Noi ne abbiamo approfittato per dei lavori che dovevamo fare al camper è siamo rimasti entusiasti, spendendo almeno tre volte in meno di quanto avremmo fatto in Italia. È stato molto piacevole passeggiare nella cittadina sopita e polverosa.
Marocco in camper: Tafraoute
Tafraout è famosa per la produzione di babbucce colorate, davvero particolari. Qui si produce e vende anche Amlou, la nutella marocchina ( a voler essere blasfemi!). Si tratta di una crema di mandorle, con miele ed olio d’argan alimentare. Una crema spalmabile buonissima e tipica marocchina. Nettare degli dei. Io ne faccio scorta ogni volta che sono in Marocco. Tafraoute è in alta quota, la sera fa più fresco, ma è davvero molto carina.
Inoltre qui abbiamo dormito in uno spot unico nel suo genere, insane mi viene da dire in Inglese. Nei dintorni di Tafraoute abbiamo anche avuto la miglior cena mai mangiata in Marocco. Non esagero. Tanti viaggi in questo splendido paese ma quella da Chez Nadia rimane la cena più buona di sempre.
Marocco in camper: Tata
Da Tata mi aspettavo qualcosa di più ma forse è stata colpa nostra che siamo stati poco curiosi e non abbiamo esplorato i dintorni. Abbiamo però fatto delle piacevoli passeggiate in bici e mangiato sempre molto bene. Il nostro campeggio tra l’altro era in una posizione bellissima.
Tata è alle porte del deserto di Merzouga quindi sono sicura che tu possa organizzare escursioni notevoli e vivere il deserto.
Marocco in camper: Marrakech
Non è la città ideale da visitare in camper ma volevamo comunque trascorrere almeno 24 ore in questo luogo surreale e tornare nei nostri posti del cuore. Da qui poi Fabio è tornato a Tangeri per imbarcarsi nuovamente con il camper sulla nave e tornare in Italia. Io invece ho preso un volo per le Canarie!
Quanto abbiamo speso un mese in marocco in camper
La nostra spesa più grande purtroppo è stata la nave da Genova a Tangeri. Non siamo riusciti a risparmiare in nessun modo purtroppo. Abbiamo pagato 1250€ solo di nave andata e ritorno (due adulti in cabina + van). Un minuto di silenzio per noi.
Per tutto il resto abbiamo speso 1830€. Incluso di tutto tutto tutto.
Il nostro budget è stato così diviso:
- Lavanderia 26€
- Sim card ed internet: 50€
- Souvenirs: 70€
- Campeggi: 211€
- Pasti fuori: 184€
- Tour ed esperienze: 55€
- Benzina: 750€
- Autostrada: 128€
- Spesa: 300€
- Extra: 66€
Ovviamente la cifra totale è da intendersi per due persone. Quindi, tolto il viaggio in nave, vivere per cinque settimane in van in Marocco ci è costato circa 45€ al giorno, ossia 23€ a testa al giorno.
Viaggiare in Marocco in camper è stato uno dei viaggi più belli che io abbia fatto, un’esperienza che mi ha riscaldato il cuore, mi ha aiutata a rallentare e connessa ancor di più con il mio compagno. Spero che questa guida ti aiuti ad organizzare la tua avventura su ruote al meglio, ma per qualsiasi domanda lo sai…sono sempre felicissima di rispondere.